venerdì 8 marzo 2013

Simone Sarasso - Colosseum Arena di Sangue

Parliamo quest'oggi di un romanzo strorico. Il titolo evoca immediatamente la figura del gladiatore e, appunto, di questo parla il libro.

E' la storia di un britanno che viene estirpato a forza dalla sua terra, fatto schiavo e che, per una serie casuale di eventi, intraprente il percorso per diventare gladiatore fino a riuscire a partecipare ai giochi d'apertura del maestoso Anfiteatro Flavio (che poi nel Medioevo sarebbe stato chiamato Colosseo).

Il modo di narrare le vicende di Vero, questo il nome del protagonista, è crudo, pieno di violenza, sesso ma anche amore. A questo punto della mia modestra recensione, chi dei lettori ha avuto la fortuna di vedere Spartacus Sand and Blood gli si è accesa una lampadina perchè il metodo narrativo è IDENTICO a quello della magnifica serie tv.

Per me che ne sono un accanito fan, leggendo il romanzo, mi è sembrato di rivivere le avventure di Spartacus: il modo in cui è stato catturato, le dinamiche del ludus, il carattere lussurioso delle vicende, il concetto di fratellanza e onore che lega le persone etc.

Non dico che Sarasso abbia copiato, ci mancherebbe, ma è impossibile non pensare che si sia perlomeno ispirato alla serie tv che, per una volta, si è rivelata migliore del libro. Quest'ultimo infatti, oltre ad avere il difetto di avere una trama, per me, già vista, perde mordente proprio nel finale in cui viene descritto in modo fin troppo minuzioso (e francamente noioso) lo spettacolo d'apertura dell'Anfiteatro Flavio.

E' un buon libro ma che, a mio parere, non vale più di un SEI E MEZZO. Probabilmente a chi non ha visto Spartacus potrà piacere un po' di più!


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