E' l'autobiografia di uno dei più grandi uomini del '900. Sia chiaro, non è Ghandi: Mandela è stato un uomo pieno di difetti, eppure ha contribuito a migliorare il mondo. Per combattere l'apartheid ha rinunciato alla famiglia e, nel libro, se ne fa giustamente una colpa. La sua abnegazione tuttavia, unita a quella dei suoi compagni di lotta, ha determinato la caduta del regime razziale e la nascita di un nuovo Sudafrica.
Andrebbe letto, a parer mio, in ogni scuola superiore, se non altro per conoscere a cosa porta l'odio razziale.
Ho vissuto 5mila anni: Ero presente quando Caino ha ammazzato Abele e quando Giulio Cesare è stato ucciso, e anche alla battaglia delle Termopili e quando Leopardi guardava l'infinito. La lettura ti dà l'immortalità, all'indietro.
sabato 25 gennaio 2014
Timur Vermes - Lui è tornato
In questo libro Adolf Hitler torna in vita. Non è tuttavia un libro "serio": Hitler viene scambiato, nella Germania moderna, per un commediante e riesce perfino ad apparire in tv. Il popolo tedesco pensa che il tale, imiti Hitler e non, ovviamente, che sia Hitler stesso. Su questo equivoco si basa l'intero volume e, francamente, sono indeciso se sia semplicemente di cattivo gusto oppure, in un certo modo, mette in guardia di come determinati messaggi possano essere accolti anche nel ventunesimo secolo.
Da una parte infatti il personaggio viene banalizzato: il romanzo è scritto in prima persona e, di conseguenza, in prima persona si vivono le sue emozioni rendendo il protagonista quasi simpatico. Il che è abbastanza un paradosso visto che Adolf Hitler è stato uno dei più folli assassini della storia dell'umanità.
D'altra parte l'autore pone l'accento su come il suo messaggio sia accolto, si con mille polemiche, ma anche con occhio benevolo. Il messaggio è chiaro: bisogna restare in guardia perchè certi concetti sono duri a morire, anche dopo mezzo secolo dalla seconda guerra mondiale.
Ambiguo, ma ben scritto e abbastanza coinvolgente. Voto SEI E MEZZO
Da una parte infatti il personaggio viene banalizzato: il romanzo è scritto in prima persona e, di conseguenza, in prima persona si vivono le sue emozioni rendendo il protagonista quasi simpatico. Il che è abbastanza un paradosso visto che Adolf Hitler è stato uno dei più folli assassini della storia dell'umanità.
D'altra parte l'autore pone l'accento su come il suo messaggio sia accolto, si con mille polemiche, ma anche con occhio benevolo. Il messaggio è chiaro: bisogna restare in guardia perchè certi concetti sono duri a morire, anche dopo mezzo secolo dalla seconda guerra mondiale.
Ambiguo, ma ben scritto e abbastanza coinvolgente. Voto SEI E MEZZO
giovedì 31 ottobre 2013
Manel Loureiro - Apocalisse Z, la trilogia
I tre libri che compongono questa saga zombie sono:
Apocalisse Z
Apocalisse Z i giorni oscuri
Apocalisse Z l'ira dei giusti
Il primo libro non è niente di originale: è esattamente ciò che ci si aspetta da un romanzo dedicato ad una apocalisse zombie; tuttavia è scritto dannatamente bene e ben presto ci si ritrova identificati nel protagonista: gli atteggiamenti e le reazioni rispetto alla nuova situazione sono, a parer mio, piuttosto realistici. Un po' meno realistico è il comportamento del gatto del protagonista che sembra piuttosto un cane, ovviamente però, questa, è una nota di colore che non influisce in nessun modo sulla qualità del volume.
Gli altri due romanzi, senza voler fare alcun tipo di spoiler, sono più originali. La storia del protagonista si evolve su binari mai battuti e, il risultato, è a dir poco gradevole. Non sono sicuro che tutti gli avvenimenti esposti nel secondo e, soprattutto, nel terzo volume, siano plausibili in un contesto come un'apocalisse zombie ma il risultato è comunque eccellente.
Una nota di merito di questa trilogia è che, alla fine, avremo tutte le risposte in modo assolutamente esaustivo. Il finale l'avrei approfondito un po' di più ma non sfigura assolutamente. Quando leggerete, capirete ciò che voglio dire. Non aggiungo altro!
Voto OTTO E MEZZO.
Apocalisse Z
Apocalisse Z i giorni oscuri
Apocalisse Z l'ira dei giusti
Il primo libro non è niente di originale: è esattamente ciò che ci si aspetta da un romanzo dedicato ad una apocalisse zombie; tuttavia è scritto dannatamente bene e ben presto ci si ritrova identificati nel protagonista: gli atteggiamenti e le reazioni rispetto alla nuova situazione sono, a parer mio, piuttosto realistici. Un po' meno realistico è il comportamento del gatto del protagonista che sembra piuttosto un cane, ovviamente però, questa, è una nota di colore che non influisce in nessun modo sulla qualità del volume.
Gli altri due romanzi, senza voler fare alcun tipo di spoiler, sono più originali. La storia del protagonista si evolve su binari mai battuti e, il risultato, è a dir poco gradevole. Non sono sicuro che tutti gli avvenimenti esposti nel secondo e, soprattutto, nel terzo volume, siano plausibili in un contesto come un'apocalisse zombie ma il risultato è comunque eccellente.
Una nota di merito di questa trilogia è che, alla fine, avremo tutte le risposte in modo assolutamente esaustivo. Il finale l'avrei approfondito un po' di più ma non sfigura assolutamente. Quando leggerete, capirete ciò che voglio dire. Non aggiungo altro!
Voto OTTO E MEZZO.
domenica 29 settembre 2013
Gino Strada - Buskashì
Come ovvio che sia, dato l'autore, non si tratta di un romanzo bensì del viaggio dello stesso Gino Strada in Afghanistan durante l'attacco degli Stati Uniti.
Mentre infatti tutte le ONG scappavano dal Paese in vista dell'attacco, Emergency faceva di tutto per arrivare a Kabul e riaprire il suo ospedale, chiuso dall'ottusità di parte del regime talebano (ci sono stati anche degli amici), troppo occupato a imporre regole segregazioniste alle donne piuttosto che preoccuparsi del benessere del proprio popolo.
Questo piccolo libro riesce a proiettare il lettore nuovamente dentro la guerra, al suo significato più profondo, non fatto di fredde statistiche o di propaganda pregna di ipocrisia ed omertà ma dai nomi di persone reali cadute vittime di una guerra che non hanno certamente voluto... vittime che, per la stragrande maggioranza, sono come sempre civili.
Leggere questo libro, venduto dallo shop di Emergercy, non è solo l'occasione giusta per fare del bene ma anche per capire meglio quanto l'Afghanistan sia un Paese martoriato... la guerra con gli Stati Uniti non è certo la prima che lo vede coinvolto e a morire sono sempre gli innocenti.
Mentre infatti tutte le ONG scappavano dal Paese in vista dell'attacco, Emergency faceva di tutto per arrivare a Kabul e riaprire il suo ospedale, chiuso dall'ottusità di parte del regime talebano (ci sono stati anche degli amici), troppo occupato a imporre regole segregazioniste alle donne piuttosto che preoccuparsi del benessere del proprio popolo.
Questo piccolo libro riesce a proiettare il lettore nuovamente dentro la guerra, al suo significato più profondo, non fatto di fredde statistiche o di propaganda pregna di ipocrisia ed omertà ma dai nomi di persone reali cadute vittime di una guerra che non hanno certamente voluto... vittime che, per la stragrande maggioranza, sono come sempre civili.
Leggere questo libro, venduto dallo shop di Emergercy, non è solo l'occasione giusta per fare del bene ma anche per capire meglio quanto l'Afghanistan sia un Paese martoriato... la guerra con gli Stati Uniti non è certo la prima che lo vede coinvolto e a morire sono sempre gli innocenti.
Etichette:
afghanistan,
buskashì,
emergency,
gino strada
lunedì 16 settembre 2013
Philip Reeve - The Hungry City
E' raro che nel campo della fantascienza si legga qualcosa di veramente nuovo. Forse è colpa di una mia mancanza non aver letto niente del genere oppure è Reeve ad essere un genio. Comunque sia di città che si muovono su cingoli come fossero immensi mezzi di trasporto e che divorano altre città per sopravvivere beh, non ne avevo mai sentito parlare.
L'idea di base può apparire stupida e, ad una prima occhiata così mi è effettivamente parsa, tuttavia l'universo narrativo messo in piedi dall'autore è assolutamente credibile e l'esistenza di queste città divoratrici ampiamente giustificata.
Ecco la trama:
In un mondo ormai deserto, le città più grandi si aggirano mosse da enormi ingranaggi, cercando di “divorare” altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Tom, giovane Apprendista Storico londinese, per puro caso sventa l’attentato di una giovane orribilmente sfigurata contro il potentissimo capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe si trasforma in preda
Di solito trovo fastidiosa la presenza di ragazzini che si trasformano in eroi e riescono a fare cose più o meno impossibili tuttavia questo romanzo non mi ha lasciato questo amaro in bocca. Trama originale e ripeto, con un universo narrativo credibile. Ottimo libro. Voto OTTO.
L'idea di base può apparire stupida e, ad una prima occhiata così mi è effettivamente parsa, tuttavia l'universo narrativo messo in piedi dall'autore è assolutamente credibile e l'esistenza di queste città divoratrici ampiamente giustificata.
Ecco la trama:
In un mondo ormai deserto, le città più grandi si aggirano mosse da enormi ingranaggi, cercando di “divorare” altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Tom, giovane Apprendista Storico londinese, per puro caso sventa l’attentato di una giovane orribilmente sfigurata contro il potentissimo capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe si trasforma in preda
Di solito trovo fastidiosa la presenza di ragazzini che si trasformano in eroi e riescono a fare cose più o meno impossibili tuttavia questo romanzo non mi ha lasciato questo amaro in bocca. Trama originale e ripeto, con un universo narrativo credibile. Ottimo libro. Voto OTTO.
venerdì 13 settembre 2013
Lindsay Clarke - La guerra di Troia
Il racconto parte dalle radici della guerra di Troia, forse da quegli avvenimenti meno conosciuti: dalla nascita di Paride e di Achille passando per la disputa fra le tre dee Atena, Afrodite ed Era.
E' interessante per chiunque sia appassionato di mitologia greca e non ricordi, nei minimi dettagli, come scoppiò la guerra di Troia. D'altra parte, la fine, la conoscono veramente tutti. Voto OTTO.
venerdì 9 agosto 2013
Gino Strada - Pappagalli Verdi
Alle superiori ti insegnano le guerre come una
serie di numeri: date, numero di morti, numeri di soldati... poi vai
all'università, nella facoltà dove queste cose dovrebbero insegnartele a
fondo e ti ritrovi grandi lezioni di geopolitica, di strategie nazionali e da altri eclatanti numeri sulle spese per la difesa degli Stati Uniti.
In questi casi la guerra rimane un'astrazione, nessuno ti spiega cos'è realmente la guerra e forse, senza viverla, è impossibile capirla a fondo. Addirittura all'università ti insegnano, con la corrente realista, come tutto sia inevitabile, che faccia parte del corso della storia.
C'è tuttavia un libro, scritto da Gino Strada che ho finito di leggere solo pochi minuti fa. Si chiama "pappagalli verdi" dal nome di una mina particolare, tristemente famosa per fare innumerevoli vittime fra i bambini attirati dalla sua forma strana. Questo libro, con crudezza, spiega cosa sia veramente la guerra: non tanto cifre quanto essere umani.
Ci sono scritte cose terribili, intervallate da aneddoti più leggeri e riflessioni personali dell'autore su una vita che lo conduce lontano dalla sua famiglia. Sono 150 pagine che scorrono in un attimo.
Sarà pur vero che la guerra sia qualcosa che non si possa estirpare dalla storia del mondo ma non posso fare a meno di pensare che se libri del genere fossero letti nelle scuole, forse, i futuri leader, entrerebbero in guerra più difficilmente. La guerra è troppo facile quando si riduce ai numeri.
Potete acquistare questo libro, e diversi altri, nello shop di emergency, informarvi e fare anche del bene (il ricavato va ovviamente ad Emergency).
In questi casi la guerra rimane un'astrazione, nessuno ti spiega cos'è realmente la guerra e forse, senza viverla, è impossibile capirla a fondo. Addirittura all'università ti insegnano, con la corrente realista, come tutto sia inevitabile, che faccia parte del corso della storia.
C'è tuttavia un libro, scritto da Gino Strada che ho finito di leggere solo pochi minuti fa. Si chiama "pappagalli verdi" dal nome di una mina particolare, tristemente famosa per fare innumerevoli vittime fra i bambini attirati dalla sua forma strana. Questo libro, con crudezza, spiega cosa sia veramente la guerra: non tanto cifre quanto essere umani.
Ci sono scritte cose terribili, intervallate da aneddoti più leggeri e riflessioni personali dell'autore su una vita che lo conduce lontano dalla sua famiglia. Sono 150 pagine che scorrono in un attimo.
Sarà pur vero che la guerra sia qualcosa che non si possa estirpare dalla storia del mondo ma non posso fare a meno di pensare che se libri del genere fossero letti nelle scuole, forse, i futuri leader, entrerebbero in guerra più difficilmente. La guerra è troppo facile quando si riduce ai numeri.
Potete acquistare questo libro, e diversi altri, nello shop di emergency, informarvi e fare anche del bene (il ricavato va ovviamente ad Emergency).
Iscriviti a:
Post (Atom)