Alle superiori ti insegnano le guerre come una
serie di numeri: date, numero di morti, numeri di soldati... poi vai
all'università, nella facoltà dove queste cose dovrebbero insegnartele a
fondo e ti ritrovi grandi lezioni di geopolitica, di strategie nazionali e da altri eclatanti numeri sulle spese per la difesa degli Stati Uniti.
In questi casi la guerra rimane un'astrazione, nessuno ti spiega cos'è
realmente la guerra e forse, senza viverla, è impossibile capirla a
fondo. Addirittura all'università ti insegnano, con la corrente
realista, come tutto sia inevitabile, che faccia parte del corso della
storia.
C'è tuttavia un libro, scritto da Gino Strada che ho finito di leggere solo pochi minuti fa. Si chiama "pappagalli verdi" dal nome di una
mina particolare, tristemente famosa per fare innumerevoli vittime fra i
bambini attirati dalla sua forma strana. Questo libro, con crudezza,
spiega cosa sia veramente la guerra: non tanto cifre quanto essere
umani.
Ci sono scritte cose terribili, intervallate da aneddoti più leggeri e riflessioni personali dell'autore su una vita che lo conduce lontano dalla sua famiglia. Sono 150 pagine che scorrono in un attimo.
Sarà pur vero che la guerra sia qualcosa che non si
possa estirpare dalla storia del mondo ma non posso fare a meno di
pensare che se libri del genere fossero letti nelle scuole, forse, i
futuri leader, entrerebbero in guerra più difficilmente. La guerra è
troppo facile quando si riduce ai numeri.
Potete acquistare questo libro, e diversi altri, nello shop di emergency, informarvi e fare anche del bene (il ricavato va ovviamente ad Emergency).
Ho vissuto 5mila anni: Ero presente quando Caino ha ammazzato Abele e quando Giulio Cesare è stato ucciso, e anche alla battaglia delle Termopili e quando Leopardi guardava l'infinito. La lettura ti dà l'immortalità, all'indietro.
venerdì 9 agosto 2013
lunedì 22 luglio 2013
Antonis Antoniadis - Il Lupo di Sparta
Romanzo storico fa spesso rima con Manfredi ma, in questo caso, l'assenza del celebre autore italiano non si fa sentire.
Ecco la trama:
Nella cruenta battaglia delle Termopili, Leonida e i suoi trecento guerrieri spartani trovarono tutti la morte nel tentativo di frenare l'avanzata dell'esercito persiano guidato da Serse. Tutti tranne uno. Figlio di Castore e nipote di Leonida, Aristodemo è l'unico sopravvissuto tra gli spartani perché ha disertato il campo di battaglia, colpito da un veleno somministratogli dal nemico. Rientrato in patria dopo la catastrofe, Aristodemo incontra il disprezzo dell'intera cittadinanza che lo accusa di tradimento e codardia. Umiliato e senza più affetti, lascia la città e decide di darsi alla macchia, per organizzare la resistenza contro l'invasore e riconquistare l'onore che sa di non avere mai perduto. Inizia così per gli avamposti dell'esercito persiano una sfiancante battaglia quotidiana contro un nemico invisibile e pronto a tutto. E per Aristodemo, il solitario lupo di Sparta della stirpe di Eracle, comincia il tempo di un'avventurosa rinascita che lo condurrà a misurare il suo onore nell'epica battaglia di Platea...
Questo romanzo riesce a trasmettere quel senso di "epicità" che ogni libro storico dovrebbe avere. L'azione si amalgama alla perfezione con la mitologia greca e i sentimenti di uno spartano ripudiato dalla sua gente. Il riscatto per Aristodemo sarà un tortuoso percorso in cui troverà amarezza e amore.
Consigliato a chiunque sia appassionato delle vicende greche, in particolare della guerra contro i persiani.
Voto OTTO
Ecco la trama:
Nella cruenta battaglia delle Termopili, Leonida e i suoi trecento guerrieri spartani trovarono tutti la morte nel tentativo di frenare l'avanzata dell'esercito persiano guidato da Serse. Tutti tranne uno. Figlio di Castore e nipote di Leonida, Aristodemo è l'unico sopravvissuto tra gli spartani perché ha disertato il campo di battaglia, colpito da un veleno somministratogli dal nemico. Rientrato in patria dopo la catastrofe, Aristodemo incontra il disprezzo dell'intera cittadinanza che lo accusa di tradimento e codardia. Umiliato e senza più affetti, lascia la città e decide di darsi alla macchia, per organizzare la resistenza contro l'invasore e riconquistare l'onore che sa di non avere mai perduto. Inizia così per gli avamposti dell'esercito persiano una sfiancante battaglia quotidiana contro un nemico invisibile e pronto a tutto. E per Aristodemo, il solitario lupo di Sparta della stirpe di Eracle, comincia il tempo di un'avventurosa rinascita che lo condurrà a misurare il suo onore nell'epica battaglia di Platea...
Questo romanzo riesce a trasmettere quel senso di "epicità" che ogni libro storico dovrebbe avere. L'azione si amalgama alla perfezione con la mitologia greca e i sentimenti di uno spartano ripudiato dalla sua gente. Il riscatto per Aristodemo sarà un tortuoso percorso in cui troverà amarezza e amore.
Consigliato a chiunque sia appassionato delle vicende greche, in particolare della guerra contro i persiani.
Voto OTTO
venerdì 5 luglio 2013
Dan Brown - Inferno
Sono rimasto piuttosto deluso da questo romanzo di Dan Brown. Il libro in sè non è brutto, anzi, ma quando ti aspetti il capolavoro e ci si ritrova in mano semplicemente un buon libro è normale avere un po' di amaro in bocca. A differenza di perle come Angeli e Demoni o Il Codice Da Vinci, Inferno non è stato capace di tenermi col fiato sospeso fino alla fine: oltre metà del libro tratta di una precipitosa fuga attraverso le opere d'arte del nostro Paese e, a tratti, mi sembrava di leggere un volume di "storia dell'arte" per quanto mi sono sembrate esagerate le descrizioni delle varie opere.
Eppure la trama in sè risultava essere assolutamente intrigante: "Langdon combatte contro un terribile avversario e affronta un misterioso enigma che lo proietta in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon si lancia alla ricerca di risposte e deve decidere di chi fidarsi... prima che il mondo cambi irrimediabilmente."
Ciò non significa che sia noioso anzi, un buon libro. Voto SETTE E MEZZO.
Eppure la trama in sè risultava essere assolutamente intrigante: "Langdon combatte contro un terribile avversario e affronta un misterioso enigma che lo proietta in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon si lancia alla ricerca di risposte e deve decidere di chi fidarsi... prima che il mondo cambi irrimediabilmente."
Ciò non significa che sia noioso anzi, un buon libro. Voto SETTE E MEZZO.
venerdì 7 giugno 2013
Justin Cronin - I Dodici
Ho letto il seguito de "Il Passaggio" e, come il primo, raggiunge livelli di profondità notevoli.
Trama. L'esito catastrofico di un esperimento top secret del governo americano in una remota base militare in Colorado ha trasformato il mondo in uno scenario apocalittico. Il Progetto Noah era finalizzato a creare un virus trasmesso dai pipistrelli che, una volta modificato, sarebbe stato in grado di preservare la razza umana da malattie e invecchiamento. Ma qualcosa è andato storto e le persone utilizzate come cavie per l'esperimento si sono trasformate in creature infette scatenando una terribile epidemia. I Dodici "virali" originari dominano con violenza sanguinaria, mentre gli umani sopravvissuti sono ridotti a bande di disperati che lottano per il cibo e la benzina, alla ricerca di luoghi sicuri dove rifugiarsi. In questo scenario di brutalità e desolazione, tre personaggi combattono la loro personale battaglia. Lila, una donna incinta che sembra non rendersi conto della realtà terrificante che la circonda, Kittridge, un ex marine scampato alla morte a Denver in fuga solitaria e disperata, e April, un'adolescente che cerca a tutti i costi di proteggere il fratellino. Nelle loro diverse ma ugualmente tragiche esistenze è racchiuso il terribile destino che attende il mondo. Molti anni dopo lo scatenarsi della catastrofe, i Dodici, agli ordini di Zero, la loro invisibile ma onnipresente guida, cercano nuove strade per affermare definitivamente il proprio dominio; gli ultimi uomini devono unire le esigue forze per sventare un disegno di distruzione di cui faticano a comprendere i contorni. La speranza risiede ancora una volta nell¿ineffabile Amy, la Bambina Venuta dal Nulla, la tredicesima cavia dell'antico Progetto Noah. In Amy il virus si è sviluppato in modo diverso, rendendola l¿essere umano più vecchio del pianeta nel corpo acerbo di un'adolescente. È lei che ha la chiave per penetrare nell'orrore della mente dei suoi confratelli di sangue; è lei che dovrà aiutare l'umanità a riscattarsi dall'incommensurabile errore di aver voluto sostituirsi a Dio. Dopo Il passaggio , ecco il seguito dell'epica storia che ha appassionato milioni di lettori nel mondo, un'avventura emozionante che si snoda in un'alternanza tra passato e futuro, in cui il genere umano si misura tanto con il più formidabile dei nemici quanto con la miseria e la grandezza del proprio esistere.
Se possibile questo seguito è ancora più complesso e maturo del precedente. Sicuramente non è un libro leggero, va letto con attenzione per non perdere il filo di una trama intricata ma sempre e comunque coinvolgente. Forse in questo seguito si è un po' persa per strada la "plausibilità" degli avvenimenti: non tutto ciò che è accaduto è facilmente giustificabile dal mondo immaginato da Cronin. Ma questa è una sensazione puramente soggettiva, forse errata, chissà. Quel che è certo è che questo è un libro favoloso e aspetterò con trepidazione il seguito previsto per l'anno prossimo: voto NOVE-
Trama. L'esito catastrofico di un esperimento top secret del governo americano in una remota base militare in Colorado ha trasformato il mondo in uno scenario apocalittico. Il Progetto Noah era finalizzato a creare un virus trasmesso dai pipistrelli che, una volta modificato, sarebbe stato in grado di preservare la razza umana da malattie e invecchiamento. Ma qualcosa è andato storto e le persone utilizzate come cavie per l'esperimento si sono trasformate in creature infette scatenando una terribile epidemia. I Dodici "virali" originari dominano con violenza sanguinaria, mentre gli umani sopravvissuti sono ridotti a bande di disperati che lottano per il cibo e la benzina, alla ricerca di luoghi sicuri dove rifugiarsi. In questo scenario di brutalità e desolazione, tre personaggi combattono la loro personale battaglia. Lila, una donna incinta che sembra non rendersi conto della realtà terrificante che la circonda, Kittridge, un ex marine scampato alla morte a Denver in fuga solitaria e disperata, e April, un'adolescente che cerca a tutti i costi di proteggere il fratellino. Nelle loro diverse ma ugualmente tragiche esistenze è racchiuso il terribile destino che attende il mondo. Molti anni dopo lo scatenarsi della catastrofe, i Dodici, agli ordini di Zero, la loro invisibile ma onnipresente guida, cercano nuove strade per affermare definitivamente il proprio dominio; gli ultimi uomini devono unire le esigue forze per sventare un disegno di distruzione di cui faticano a comprendere i contorni. La speranza risiede ancora una volta nell¿ineffabile Amy, la Bambina Venuta dal Nulla, la tredicesima cavia dell'antico Progetto Noah. In Amy il virus si è sviluppato in modo diverso, rendendola l¿essere umano più vecchio del pianeta nel corpo acerbo di un'adolescente. È lei che ha la chiave per penetrare nell'orrore della mente dei suoi confratelli di sangue; è lei che dovrà aiutare l'umanità a riscattarsi dall'incommensurabile errore di aver voluto sostituirsi a Dio. Dopo Il passaggio , ecco il seguito dell'epica storia che ha appassionato milioni di lettori nel mondo, un'avventura emozionante che si snoda in un'alternanza tra passato e futuro, in cui il genere umano si misura tanto con il più formidabile dei nemici quanto con la miseria e la grandezza del proprio esistere.
Se possibile questo seguito è ancora più complesso e maturo del precedente. Sicuramente non è un libro leggero, va letto con attenzione per non perdere il filo di una trama intricata ma sempre e comunque coinvolgente. Forse in questo seguito si è un po' persa per strada la "plausibilità" degli avvenimenti: non tutto ciò che è accaduto è facilmente giustificabile dal mondo immaginato da Cronin. Ma questa è una sensazione puramente soggettiva, forse errata, chissà. Quel che è certo è che questo è un libro favoloso e aspetterò con trepidazione il seguito previsto per l'anno prossimo: voto NOVE-
venerdì 24 maggio 2013
Justin Cronin - Il Passaggio
Il genere è quello che va più di moda al momento: il post-apocalittico.
Trama. Durante una spedizione nelle foreste della Bolivia, il professor Jonas Lear scopre un virus - trasmesso dai pipistrelli - che, una volta modificato, rende più forti gli esseri umani preservandoli da invecchiamento e malattie. Nasce così il Progetto Noah, che prende vita in una base americana all'interno della quale avvengono esperimenti top secret volti a studiare la scoperta del professor Lear. Per lo scopo vengono utilizzati come cavie, dodici condannati a morte e una bambina di nome Amy. Tuttavia, nulla va secondo i piani dei del governo statunitense e i detenuti sottoposti alla sperimentazione si trasformano in creature assetate di sangue, i virali, e fuggono dalla base seminando morte e terrore. Da quel momento, tutti i sopravvissuti vivono con la paura di essere contagiati o di morire e nessun luogo è sicuro. L’unica speranza è rappresentata da Amy,la piccola superstite dell'esperimento: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Così la piccola Amy, a fianco dell'agente dell'FBI Brad Walgast, dovrà liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato.
Quel che più mi ha colpito di questo libro, oltre alla storia assolutamente intrigante, è il metodo di scrittura dell'autore che alterna la terza persona alla prima con parti di testo scritti addirittura sotto forma di diario. La trama è poi forse fuorviante: non è un libro di adolescenti capaci di fare l'impossibile tipo hunger games, ma un romanzo "adulto" capace di far provare, nel corso della lettura, moltissime emozioni diverse.
E' appena uscito in Italia il seguito intotato "i dodici". L'ho comprato praticamente al day one perchè questo romanzo è sicuramente uno dei migliori che abbia mai letto. Voto: NOVE
Trama. Durante una spedizione nelle foreste della Bolivia, il professor Jonas Lear scopre un virus - trasmesso dai pipistrelli - che, una volta modificato, rende più forti gli esseri umani preservandoli da invecchiamento e malattie. Nasce così il Progetto Noah, che prende vita in una base americana all'interno della quale avvengono esperimenti top secret volti a studiare la scoperta del professor Lear. Per lo scopo vengono utilizzati come cavie, dodici condannati a morte e una bambina di nome Amy. Tuttavia, nulla va secondo i piani dei del governo statunitense e i detenuti sottoposti alla sperimentazione si trasformano in creature assetate di sangue, i virali, e fuggono dalla base seminando morte e terrore. Da quel momento, tutti i sopravvissuti vivono con la paura di essere contagiati o di morire e nessun luogo è sicuro. L’unica speranza è rappresentata da Amy,la piccola superstite dell'esperimento: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Così la piccola Amy, a fianco dell'agente dell'FBI Brad Walgast, dovrà liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato.
Quel che più mi ha colpito di questo libro, oltre alla storia assolutamente intrigante, è il metodo di scrittura dell'autore che alterna la terza persona alla prima con parti di testo scritti addirittura sotto forma di diario. La trama è poi forse fuorviante: non è un libro di adolescenti capaci di fare l'impossibile tipo hunger games, ma un romanzo "adulto" capace di far provare, nel corso della lettura, moltissime emozioni diverse.
E' appena uscito in Italia il seguito intotato "i dodici". L'ho comprato praticamente al day one perchè questo romanzo è sicuramente uno dei migliori che abbia mai letto. Voto: NOVE
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lunedì 29 aprile 2013
Roberto Saviano - Zero Zero Zero
Ho appena finito di leggere l'ultima fatica di Roberto Saviano e, per lui, esco un po' dal seminato di questo blog. Non mi sono mai proposto di fare "recensioni impegnate" su libri che non siano romanzi di intrattenimento, tuttavia volevo condividere con il web le mie impressioni su questo meraviglioso libro.
Non mi si fraintenda, nel libro non ci sono meraviglie, parla essenzialmente della storia del narcotraffico e racconta storie a riguardo. Si passa dalla Colombia all'Africa passando per il Messico, l'Italia, la Spagna e la Russia il tutto per mettere in luce come la cocaina sia il mercato globale più redditizio ed inclusivo che esista al mondo. Non è più una droga di elite ma una droga alla portata di chiunque. La cocaina viene utilizzata dal tuo vicino di casa, dal postino, dai tuoi amici all'università, dal tuo professore, dall'infermiere e dal medico. E' uno scenario inquietante e purtroppo è la nostra realtà. Il libro spiega i meccanismi che governano il narcotraffico dalla produzione al trasporto. Sono storie che si DEVONO conoscere.
Qual è la soluzione per Saviano? Appunto la conoscenza. Vi ripropongo un estratto dell'ultimo capitolo: credo di non aver mai letto parole così adeguate per descrivere l'importanza del conoscere, del capire.
Conservo ancora rispetto. Rispetto per chi legge. Per chi strappa un tempo importante della sua vita per costruire nuova vita. Nulla è più potente della lettura, nessuno è più bugiardo di chi afferma che leggere un libro è un gesto passivo. Leggere, sentire, studiare, capire è l'unico modo di costruire vita oltre alla vita, vita a fianco della vita. Leggere è un atto pericoloso perchè dà forma e dimensione alle parole, le incarna e le disperde in ogni direzione. Capolvolge tutto, fa cadere dalle tasche del mondo monete e biglietti e polvere. Conoscere il narcotraffico, conoscere il legame tra la razionalità del male e del danaro, squarciare il velo che ottunde la supposta consapevolezza del mondo. Conoscere è iniziare a cambiare. A chi queste storie non le butta via, non le tralascia, le sente proprie, a queste persone va il mio rispetto. Chi si sente addosso le parole, chi se le incide sulla pelle, chi si costruisce un nuovo vocabolario, sta mutando il corso del mondo perchè ha capito come starci. E' come spezzare le catene. Le parole sono azione, sono tessuto connettivo. Solo chi conosce queste storie può difendersi da queste storie. Solo chi le racconta al figlio, all'amico, al marito, solo chi le porta nei luoghi pubblici, nei salotti, in aula, sta articolando una possibilità di resistenza. Per chi sta da solo sull'abisso è come stare in gabbia, ma se sono molti a decidere di affrontare l'abisso, allora le sbarre di quella cella si squagliano. E una cella senza sbarre non è più una cella.
Non mi si fraintenda, nel libro non ci sono meraviglie, parla essenzialmente della storia del narcotraffico e racconta storie a riguardo. Si passa dalla Colombia all'Africa passando per il Messico, l'Italia, la Spagna e la Russia il tutto per mettere in luce come la cocaina sia il mercato globale più redditizio ed inclusivo che esista al mondo. Non è più una droga di elite ma una droga alla portata di chiunque. La cocaina viene utilizzata dal tuo vicino di casa, dal postino, dai tuoi amici all'università, dal tuo professore, dall'infermiere e dal medico. E' uno scenario inquietante e purtroppo è la nostra realtà. Il libro spiega i meccanismi che governano il narcotraffico dalla produzione al trasporto. Sono storie che si DEVONO conoscere.
Qual è la soluzione per Saviano? Appunto la conoscenza. Vi ripropongo un estratto dell'ultimo capitolo: credo di non aver mai letto parole così adeguate per descrivere l'importanza del conoscere, del capire.
Conservo ancora rispetto. Rispetto per chi legge. Per chi strappa un tempo importante della sua vita per costruire nuova vita. Nulla è più potente della lettura, nessuno è più bugiardo di chi afferma che leggere un libro è un gesto passivo. Leggere, sentire, studiare, capire è l'unico modo di costruire vita oltre alla vita, vita a fianco della vita. Leggere è un atto pericoloso perchè dà forma e dimensione alle parole, le incarna e le disperde in ogni direzione. Capolvolge tutto, fa cadere dalle tasche del mondo monete e biglietti e polvere. Conoscere il narcotraffico, conoscere il legame tra la razionalità del male e del danaro, squarciare il velo che ottunde la supposta consapevolezza del mondo. Conoscere è iniziare a cambiare. A chi queste storie non le butta via, non le tralascia, le sente proprie, a queste persone va il mio rispetto. Chi si sente addosso le parole, chi se le incide sulla pelle, chi si costruisce un nuovo vocabolario, sta mutando il corso del mondo perchè ha capito come starci. E' come spezzare le catene. Le parole sono azione, sono tessuto connettivo. Solo chi conosce queste storie può difendersi da queste storie. Solo chi le racconta al figlio, all'amico, al marito, solo chi le porta nei luoghi pubblici, nei salotti, in aula, sta articolando una possibilità di resistenza. Per chi sta da solo sull'abisso è come stare in gabbia, ma se sono molti a decidere di affrontare l'abisso, allora le sbarre di quella cella si squagliano. E una cella senza sbarre non è più una cella.
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lunedì 8 aprile 2013
Michael Crichton - Micro
Il titolo del libro riesce ad evocare perfettamente il suo contenuto: parla di una nuova tecnologia che permette di rimpicciolire uomini e macchine. E' stata sviluppata da un'azienda, la Nanigen che, almeno ufficialmente, la utilizza per trovare nuovi farmaci esplorando l'ambiente da un punto di vista "micro" trovando quindi nuovi composti biologici.
Un gruppetto di studenti si ritrova miniaturizzata a causa di una serie infausta di eventi e dovrà affrontare un'avventura fra inedite minacce: formiche, vespe, uccelli e, come se non bastasse degli assassini. Il genere letterario è infatti un misto fra thriller e avventura ed offre delle buone ore di intrattenimento.
Non ho trovato il libro eccezionale: l'idea stessa di umani rimpiccioliti non è nuova ne nella letteratura ne nel cinema. Tuttavia è ben scritto e l'autore ha saputo inserire un buon numero di colpi di scena. La mancanza di originalità è, a parer mio, il principale difetto.
Voto SETTE.
Un gruppetto di studenti si ritrova miniaturizzata a causa di una serie infausta di eventi e dovrà affrontare un'avventura fra inedite minacce: formiche, vespe, uccelli e, come se non bastasse degli assassini. Il genere letterario è infatti un misto fra thriller e avventura ed offre delle buone ore di intrattenimento.
Non ho trovato il libro eccezionale: l'idea stessa di umani rimpiccioliti non è nuova ne nella letteratura ne nel cinema. Tuttavia è ben scritto e l'autore ha saputo inserire un buon numero di colpi di scena. La mancanza di originalità è, a parer mio, il principale difetto.
Voto SETTE.
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