lunedì 24 dicembre 2012

Ken Follett - L'Inverno del Mondo

Ken Follett è uno degli autori più conosciuti al mondo e la fama è assolutamente meritata.

I suoi romanzi sono affreschi storici accuratissimi: francamente, li farei leggere anche a scuola.

"I Pilastri della Terra" è forse il volume più celebre ma, personalmente, preferisco decisamente "La Caduta dei Giganti" e "L'Inverno del Mondo", il libro che vado a recensire. La preferenza sta soprattutto nel periodo storico in cui Ken Follett va ad ambientare i suoi romanzi: il ventesimo secolo infatti cattura totalmente il mio interesse, a differenza del Medioevo.

"La Caduta dei Giganti" era ambientato durante la prima guerra mondiale mentre "L'Inverno del Mondo" durante la seconda. Quest'ultimo libro riesce ad analizzare le ideologie che hanno permeato quell'epoca attraverso il racconto delle vicende quotidiane di persone comuni nel Reich, in Russia, in America e in Inghilterra con una tale cura da dare al lettore l'impressione di lasciare il proprio tempo e vivere quello dei protagonisti. Questo romanzo di Ken Follett è una macchina del tempo che permette di rivivere le emozioni, belle o brutte, dei personaggi dell'epoca coinvolgendo il lettore come pochi altri romanzi sono stati capaci di fare.

Se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, mi trovo costretto a criticare l'autore per aver completamente trascurato l'Italia, citata solo un paio di volte, la quale, anche se storicamente ha avuto un ruolo minore rispetto alle altre nazioni, è stata patria di una importante quanto brutale ideologia che meritava di essere approfondita.
Un altro filone narrativo ambientato nel nostro Paese avrebbe potuto colmare la lacuna e avrebbe allungato il romanzo di almeno 200 pagine, il che, per un capolavoro, non può che essere un bene!

In definitiva questo, a parer mio, è un romanzo TOTALE.
Lo consiglio vivamente a chiunque abbia imparato a leggere!!!
Voto NOVE, sfiora la perfezione.


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